E’ lecito chiedersi come mai solo ora si stia dando lo stop, e la risposta è complessa. Da tempo USA e UE sono nel pieno della guerra degli Analytics, sin da quando a Novembre 2021 WhatsApp Ireland ha impugnato una binding decision del Garante Europeo, davanti alla Corte europea, mettendo in discussione il modo in cui l’azienda informa gli utenti oltre l’interesse legittimo, profilando così utenti senza consenso. E’ quindi ovvio, che come nel caso di Whatsapp, quando tutti i servizi sono concentrati nelle mani di un unico soggetto (Google) , questo può identificare chiunque e dovunque.
Il garante privacy europeo ha quindi emanato – lo scorso 23 giugno – lo stop all’uso di Google Analytics (GA).
Il sito web, infatti, viola la norma sulla protezione dei dati perché trasferisce gli stessi negli Stati Uniti, senza un adeguato livello di protezione. Dopo una complessa istruttoria, a seguito di vari reclami, il Garante ha affermato che Google Analytics raccoglie, tramite cookie, informazioni sulle interazioni degli utenti con i siti, le pagine visitate e i servizi proposti, senza un adeguato livello di protezione.
Tra questi dati sono compresi l’indirizzo IP del dispositivo dell’utente, informazioni relative al browser, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, alla lingua selezionata, e data e ora di visita al sito. L’indirizzo IP, ad esempio, costituisce un dato personale e mai un dato anonimo e proprio per questo il Garante ha iniziato con il primo provvedimento, ammonendo Caffeina Media S.r.l, e avvertendola di conformarsi al Regolamento europeo entro novanta giorni.
Uno dei grandi problemi di questo trasferimento di dati verso gli Stati Uniti è il fatto che le Autorità governative e le agenzie di intelligence possono accedervi, senza una adeguata garanzia di protezione degli stessi.
Proprio per questo viene richiesta dal Garante l’attenzione di tutti i gestori italiani di siti web sull’illiceità dei trasferimenti, invitando tutti a verificare la conformità dell’utilizzo dei cookie o altri strumenti di tracciamento dati, facendo particolare attenzione a Google Analytics. Una volta scaduti i 90 giorni previsti, il Garante provvederà alla verifica della conformità al Regolamento Ue, per il trasferimento dati effettuato dai titolari die siti web.
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