CISCO, la nota azienda leader tecnologico mondiale, ha da poco pubblicato il Data Privacy Benchmark 2019, con il quale ha svolto uno studio dedicato alle aziende che si sono adeguate al GDPR nel corso del 2018.
Lo studio mostra come le aziende che hanno investito nell’adeguamento alla nuova disciplina stanno ottenendo concreti benefici in termini di business. In particolare, esse riscontrano una migliore efficienza operativa dovuta alla diversa organizzazione e classificazione dei dati che hanno adottato, con positive implicazioni nell’evasone dell’ordine, dove registrano una netta riduzione dei ritardi.
Questo, in concreto, significa evitare o almeno contenere le conseguenze negative che l’azienda deve sopportare in questi casi come, ad esempio, le perdite di fatturato legate ad indennizzi o addirittura subire un danno reputazionale.
Sulla scorta di quanto emerge dallo studio, M. Dennedy, Chief Privacy Officer di CISCO, ha così sottolineato come conformarsi al GDPR favorisca concretamente il ciclo di vendita e aumenti la fiducia dei clienti.
L’importanza e la delicatezza del trattamento dei dati e della sicurezza digitale trova un supporto diretto nel programma di finanziamento della Commissione europea per i progetti e le soluzioni capaci di migliorare la gestione dei processi di trattamento delle informazioni aziendali con il bando Horizon 2020, riservato alla PMI e alle microimprese. In tal modo le aziende possono trovare le risorse per finanziare il proprio adeguamento alla disciplina comunitaria di recente introduzione e stare al passo con le continue novità tecnologiche.
Per quanto concerne il Bando (aperto dal 14.3.2019 al 22.8.2019), le aziende interessate potranno presentare le loro proposte relativamente ai progetti finalizzati a tutelare maggiormente i cittadini europei a livello di sicurezza informatica, nelle attività di monitoraggio e nella verifica della sicurezza; ovvero alla elaborazione di soluzioni finalizzate alla condivisione delle conoscenze, dei processi e dei sistemi in materia di sicurezza da parte delle aziende più grandi nei confronti delle PMI e microimprese.
Il Bando Horizon 2020 rappresenta quindi una concreta opportunità per le aziende di recuperare il ritardo nella digitalizzazione, visto che il gap con le grandi imprese rimane piuttosto marcato. I dati pubblicati dall’Istat sulle dotazioni ICT delle imprese nel 2017 evidenziano un livello di digitalizzazione molto alto o alto solo nel 10,8% delle aziende tra i 10 e 49 addetti contro il 47,4% delle aziende con 250 e più addetti.
Questo importante scarto si riscontra anche nella velocità di download della connessione in uso e nelle dotazioni software ma, in particolare, nella presenza di specialisti ICT, mentre è ormai azzerato per il numero di PC connessi, l’impiego di tecnologie mobili e l’utilizzo dei social media.
Geograficamente la spesa più importante consumer e business in soluzioni e servizi digitali (60,1% nel 2017) è concentrato nelle regioni del Nord Ovest e del Centro, con Lombardia e Lazio che rispettivamente contribuiscono per il 24,2% ed il 16,7% del totale complessivo. Ciò si spiega con la presenza di ecosistemi ampi, in particolare per la alta presenza di utenti privati e pubblici ma anche di operatori con offerta avanzata, creando così un contesto di stimolo, favorito anche da soggetti con livelli di digitalizzazione più elevati (per la presenza di poli universitari rilevanti e di PA che hanno attivato piani per la realizzazione a livello locale dell’Agenda Digitale Italiana).
Avv. Giuseppe Maria Giovanelli